Comunicato stampa
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- Ultima modifica il Mercoledì, 25 Novembre 2015 09:20
- Pubblicato Mercoledì, 25 Novembre 2015 09:20
La Suprema Corte ha quindi statuito con sentenza DEFINITIVA che ancora oggi esiste una lite pendente presso il Tribunale di Bari fra il ricorrente e il Comune di Giovinazzo.
D’altronde il contenuto di una lettera inviata dall’interessato già in qualità di consigliere comunale in carica in data 05.11.2012 al Comune e alla Corte dei Conti, conferma l’esistenza di un conflitto di interessi contrapposti fra le parti e il rischio che con l’attività politica posta in essere dal Galizia quest’ultimo potesse cercare di influenzare l’Amministrazione nel tentativo di far revocare la delibera di incarico in favore del legale costituito in giudizio, cercando così di tutelare interessi propri che contrastano con quelli della pubblica amministrazione in cui si svolge il mandato, proprio ciò che la normativa sull’incompatibilità vuole evitare.
Si smentisce inoltre categoricamente che l’attuale Maggioranza politica abbia mai offerto un posto in giunta al Cons. Galizia, circostanza falsa, e che il Comune, assistito in giudizio dall’Avv. MarcelloVernola, abbia speso soldi pubblici per difendere la legittimità del proprio operato, in quanto il Cons. Galizia è stato pesantemente condannato al pagamento delle spese legali in favore dell’Ente in ogni fase della causa.
L’amministrazione comunale